
Maria Angioni fu Pubblico Ministero titolare del fascicolo delle indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone dal 28 settembre 2004 a fine luglio 2005 - insieme all’ex Procuratore della Repubblica Antonino Silvio Sciuto e al dott. Boccia, a coordinare le indagini su Denise Pipitone, la bimba mazarese scomparsa il primo settembre 2004 nei pressi dell’abitazione della nonna materna.
Ed è stato proprio l’ex Procuratore della Repubblica il primo teste a essere stato ascoltato.
L'ex Procuratore Sciuto riferisce di aver prestato servizio dal 1992 al 2007, di non ricordare particolari screzi tra Carabinieri e Polizia e di aver appreso recentemente dalla stampa che volevano farmi fuori, molto probabilmente in riferimento alle dichiarazioni della dott.ssa Angioni sui proiettili militari recapitati allo stesso Sciuto e che, per tal fatto, la Angioni andò con Sciuto dal Procuratore Generale di Caltanissetta per chiedere aiuto e per mettere in luce le grosse preoccupazioni nei confronti della Polizia di Stato di Mazara del Vallo e anche di Trapani perché dalle intercettazioni erano uscite fuori frasi anche di componenti dell’allora Commissario di Mazara del Vallo e dell’allora Questore di Trapani molto gravi nei confronti del Procuratore.
Una testimonianza, quella dell'ex Procuratore, con alcune inesattezze (in primis aveva dichiarato di aver prestato servizio fino al 1997) dovute al lungo tempo trascorso e alla complessità del caso.
Il secondo teste chiamato a deporre è stato l’ex maresciallo dei Carabinieri Francesco Lombardo che riferisce, riguardo un messaggio alla Angioni nel quale rivelava l'esistenza di una seconda telecamera posizionata in via Pirandello il cui funzionamento non sarebbe stato prorogato, di non sapere nulla di questa seconda telecamera e che le informazioni fornite alla Angioni derivano da quanto appreso da alcune carte dello studio Frazzitta di cui fu collaboratore a titolo gratuito da aprile 2021 ad agosto 2022.Informazioni che Lombardo non è riuscito a indicare.
Durante il corso dell’udienza, la giudice monocratica Giuseppina Montericcio ha sciolto la riserva non ammettendo come testi l’attuale direttore AISE Giovanni Caravelli e il direttore di Affari Italiani Angelo Maria Perrino.Assenti i testi Stefania Letterato, Paolo Agate, e Piera Maggio per la quale la difesa ha chiesto la rinuncia alla deposizione, richiesta accolta dalla giudice.
La prossima udienza è fissata per il 7 novembre.
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Fonte: https://www.giornatedisicilia.it/2022/10/25/processo-angioni-ascoltati-i-testi-sciuto-e-lombardo/